Funghi d’albero

Funghi d’acqua o di terra… sospesi o nascosti, fluttuanti, leggeri e asciutti ma anche carnosi, morbidi e lattiginosi. Sono nati da varie sperimentazioni per trovare e ricercare superfici che in qualche modo potessero avvicinarsi alla pelle degli alberi, la corteccia. Ogni volta, con materiali diversi, appaiono sorprendenti risultati grazie al “forno alchemico” ceramico.

Da queste sperimentazioni sono nate queste forme “naturali” che mi trasmettono forza, unione e fragilità allo stesso tempo. Varie creature, di terra pensate ma che forse, in qualche modo, da fonte pervenute. Moti, andamenti e movimenti creati con argilla cotta a bassa temperatura, ossidi, ingobbi e, tal volta, rivestimenti.

particolare della scultura
particolare scultura
particolare vista dall'alto scultura

Piccolo latte lattiginoso

terra rossa con ingobbio e rivestimento, cm

Ceranica rossa dipinta con ingobbio e rivestita con cristallina

Fungo latte lattiginoso

Terra rossa con ingobbio rivestimento opaco

Muschiato

Piccole creature dell’acqua

Vivono di errori e imperfezioni queste creature… ma proprio per quello hanno cominciato a vibrare e a prendere forma. In terraglia cotta a biscotto e inizialmente lavorate con il tornio proprio per far nascere “gusci” e contenitori sacri e preziosi. Si trova un pò di tutto: anemoni, ricci, spirali, bocche, coralli e vulve.

Radici

Quel che c’è di più profondo nell’uomo è la sua pelle

Paul Valery

Radici

Dalla mia famiglia ho ereditato la lavorazione della pelle, una tradizione che va avanti dal 1860. I miei bisnonni creavano magnifiche selle per i cavalli, i miei nonni foderine per le nuove macchine e adesso, mio babbo e mio zio, sempre nelle vicinanze di Firenze, creano borse ed accessori. Artigiani da cui ho ereditato l’amore per il manufatto, la sensibilità nel tatto, l’odore dei materiali e il sapore del Chianti, terra mia amata e mai dimenticata, sempre nel mio cuore.

La pelle, questo prezioso materiale che, dalla mia infanzia, mi ha sempre accompagnata e guidata in un mondo magico pieno di fantasie. La rivalutazione della pelle nel mio immaginario cerca di trasformare in qualcosa di nobile questo materiale che ha bisogno, da parte mia, di tanta attenzione, cura e ascolto.

grande cuoio inciso a fuoco e modellato
particolare del grande cuoio inciso a fuoco e modellato
particolare

Piccola pelle

Essere

Una volta mi è stato chiesto:

“Come mai fai sempre forme morbide e sinuose?”…

In realtà, prima di allora non mi ero mai posta questa domanda. Tutto ciò che plasmo e plasmavo veniva naturalmente morbido, quasi inaspettatamente.

Ma sicuramente il motivo principale di questa sinuosità sta nella ricerca di una armonia, di una dolcezza, di una gentilezza dettata principalmente dai materiali e dalla loro semplice lavorazione senza l’utilizzo di troppi strumenti che porterebbero ad una meccanicità… forse… ma arriverò probabilmente anche a quella meccanicità… sperando di trovare la fonte.

Ventaglio

Intrecci

Sculture

Sculture in legno incise a fuoco

Scolpire e incidere il legno è sempre stato un mio sogno di quando abitavo a Firenze. Ho potuto, in un certo modo, realizzarlo in Svizzera. Una serie di sincronicità mi hanno permesso di avvicinarmi a questo bellissimo e vivo materiale che, con la sua organicità, nel caso delle sculture, trattiene già una sua forma da scoprire.

Legno antropomorfico

Nòcciolo, dipinto e inciso a fuoco, 120×20 cm
Nocciòlo, dipinto e inciso a fuoco, 120×20 cm

Nux

carta fatta a mano incisa a fuoco

La sperimentazione è alla base della mia ricerca. Amo tanti materiali e tanti strumenti e la mia curiosità si estende su tante tecniche e modi di lavorare diversi. A volte, così tanti interessi ti rendono meno facile il percorso perché è come se fai un viaggio con continue visite e soste in paesi che non hai mai visitato… dall’altro lato però, in questo modo, tecniche e materiali si possono combinare, si possono trovare nuovi inizi e sicuramente tutto è sempre entusiasmante.

Nux

Mallo di noce con interventi di grafite, tempera alla caseina e incisioni a fuoco.

Cerchi

Queste piccole carte circolari derivano dall’osservazione di alcuni lavori in ceramica. I materiali sono sempre gli stessi. Una tecnica mista che ricrea forme e andamenti, un ascolto a ciò che c’è.