Radici

Quel che c’è di più profondo nell’uomo è la sua pelle

Paul Valery

Radici

Dalla mia famiglia ho ereditato la lavorazione della pelle, una tradizione che va avanti dal 1860. I miei bisnonni creavano magnifiche selle per i cavalli, i miei nonni foderine per le nuove macchine e adesso, mio babbo e mio zio, sempre nelle vicinanze di Firenze, creano borse ed accessori. Artigiani da cui ho ereditato l’amore per il manufatto, la sensibilità nel tatto, l’odore dei materiali e il sapore del Chianti, terra mia amata e mai dimenticata, sempre nel mio cuore.

La pelle, questo prezioso materiale che, dalla mia infanzia, mi ha sempre accompagnata e guidata in un mondo magico pieno di fantasie. La rivalutazione della pelle nel mio immaginario cerca di trasformare in qualcosa di nobile questo materiale che ha bisogno, da parte mia, di tanta attenzione, cura e ascolto.

grande cuoio inciso a fuoco e modellato
particolare del grande cuoio inciso a fuoco e modellato
particolare

Piccola pelle

Essere

Una volta mi è stato chiesto:

“Come mai fai sempre forme morbide e sinuose?”…

In realtà, prima di allora non mi ero mai posta questa domanda. Tutto ciò che plasmo e plasmavo veniva naturalmente morbido, quasi inaspettatamente.

Ma sicuramente il motivo principale di questa sinuosità sta nella ricerca di una armonia, di una dolcezza, di una gentilezza dettata principalmente dai materiali e dalla loro semplice lavorazione senza l’utilizzo di troppi strumenti che porterebbero ad una meccanicità… forse… ma arriverò probabilmente anche a quella meccanicità… sperando di trovare la fonte.

Ventaglio

Intrecci